Le imprese venete sono principalmente attività “di famiglia”. Spesso proseguono da generazioni e la loro caratteristica è che fanno della conduzione familiare il loro punto vitale.
Generalmente, l’imprenditore veneto ha come obiettivo quello di creare patrimonio per la propria famiglia, e lo fa con un innato senso di sacrificio per il raggiungimento dei propri obiettivi. Non importa quanta fatica serva, quanti pensieri e rinunce…
In pratica, il pensiero comune è quello che non c’è realizzazione personale se, dopo di sé, non si lascia qualcosa di buono e compiuto.
Non posso che riconoscermi in queste caratteristiche.
Sono nata in una famiglia di commercianti da generazioni, lì dove affetti e attività lavorativa si fondono. Sono cresciuta dove non esiste la distinzione tra tempo libero e lavoro, poiché sono due elementi che formano un tutt’uno per raggiungere l’obiettivo: creare patrimonio che duri per generazioni.
È dunque inevitabile che negli imprenditori veneti nasca spontanea una propensione al risparmio e all’investimento sicuro.
Ma c’è una volontà così forte di tutelare il valore della propria impresa per generazioni, che ci si dimentica di quanto, in tutto ciò, gli eredi siano il fulcro per raggiungere l’obiettivo.
Si lavora a testa bassa per mantenere e far crescere l’attività, per creare valore economico da trasmettere ai figli. Si vorrebbe che loro capissero le difficoltà, le strategie vincenti, che fossero all’altezza della situazione.
Il problema è che non ci si ferma nemmeno un attimo a pensare se le strategie che si stanno attuando siano il meglio anche per il futuro dell’attività, quando sarà gestita dai tuoi figli.
E soprattutto: è quello che vogliono loro? Hai mai parlato con loro?
Sei sicuro che l’organizzazione interna, comunicativa, finanziaria che adesso stai portando avanti con orgoglio e risultati positivi, sia il meglio per l’azienda di famiglia futura?
È probabile che lasciando il timone la nave cambierà direzione, vero, ma questo non vuol dire che sarà sbagliata.
Basterebbe per un attimo indirizzare la propria naturale propensione al rischio
verso la visione del futuro della propria impresa di famiglia.
Come fare?
Si rivelerebbe molto utile coinvolgere i futuri eredi dell’impresa nelle dinamiche aziendali, non solo da un punto di vista operativo ma anche manageriale.
Su questa tematica potrei soffermarmi a lungo, raccontando le lunghe conversazioni sia familiari sia con i miei clienti, ma questo scritto vuol solo essere uno spunto di riflessione.
Il passaggio generazionale è un percorso personale, familiare ed economico che richiede del tempo affinché tutti gli elementi che reggono l’equilibrio familiare e imprenditoriale vengano rispettati e valorizzati.
Solo così facendo, un imprenditore familiare potrà raggiungere serenamente il suo vero obiettivo.
Il primo passo che va fatto è quello di decidere di farlo: un passo non facile, soprattutto da un punto di vista emotivo, ma indispensabile per iniziare un passaggio generazionale. Non aspettare che sia la vita a decidere quando farlo, perché non sarebbe la scelta migliore per una vera tutela del patrimonio aziendale.
La scelta più serena va fatta quando si può essere un supporto di valore al passaggio dell’azienda e del patrimonio.
Tu conosci le dinamiche di ciò che hai gestito e creato sia come patrimonio sia come valore aggiunto all’interno della famiglia e questo non può che aiutare e sollevare gli eredi da decisioni complesse in un momento di vita emotivamente critico.
In tema societario potrei dilungarmi sulle operazioni possibili a tutela del patrimonio e dei passaggi generazionali, sui vantaggi fiscali nel gestire tali tematiche quando l’imprenditore è ancora in grado di prendere delle decisioni piuttosto che quando sopraggiungono problemi di salute o addirittura il decesso.
Inoltre, nel mio percorso personale e professionale sto avendo la fortuna di approfondire grazie all’avv. Maria Novella Galizia anche le tutele giuridiche nei confronti di tutti gli eredi. Aspetti che non si possono assolutamente trascurare in una fase di passaggio generazionale.
Essendo questa una tematica a me molto cara, seguiranno ulteriori approfondimenti sulle differenti opportunità che possono esserci nell’iniziare un passaggio generazionale ora, non domani.
Per concludere la mia riflessione, desidero lasciare un consiglio:
se ami la tua azienda non pensare che senza di te non può andare avanti,
ma lavora affinché il tuo patrimonio generi valore anche senza di te.
Solo così avrai lasciato veramente qualcosa.
Commercialista,
Revisore Legale dei conti
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