Spesso le imprese sottovalutano l’importanza di redigere con attenzione i contratti con i propri partner commerciali. Generalmente le stesse si affidano a modelli standard che non sempre risultano adatti alla propria struttura e all’attività imprenditoriale svolta.

È fondamentale, ad esempio, che le imprese propongano ai propri clienti condizioni generali di vendita o di prestazione di servizi chiare ed equilibrate, che facilitino il rapporto tra le parti riducendo il più possibile i potenziali conflitti e i dubbi interpretativi e che, in caso di contenzioso, costituiscano lo strumento principale per la risoluzione della controversia, senza dover fare ricorso alle norme in materia di obbligazioni e contratti, la cui interpretazione non è sempre uniforme.

Altrettanto fondamentale è redigere correttamente i contratti quadro di distribuzione e i contratti con i propri fornitori di beni e/o servizi; contratti tramite i quali vengono disciplinati rapporti commerciali destinati a durare nel tempo, basati quindi sulla fiducia e la chiarezza tra le parti (produttore/distributore, committente/subfornitore). L’attenzione alla regolamentazione dei rapporti tra imprese deve iniziare fin dalle trattative, che non sempre sfociano in un’intesa tra le parti, ma che spesso hanno importanti implicazioni sul piano pratico. Da qui nasce, ad esempio, l’esigenza per le imprese di essere assistite nella redazione delle lettere di intenti, tramite le quali vengono fissati i punti di un eventuale futuro accordo, o nella redazione dei non disclosure agreements, cioè dei patti con cui le parti si impegnano a non divulgare a terzi le informazioni confidenziali acquisite durante le trattative.