In data 30.12.2020 è stata pubblicata la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178 del 30.12.2020), in vigore dall’1.1.2021, in cui le disposizioni rivolte al settore agricolo sembrano essere più proroghe di precedenti normative o agevolazioni in attesa dell’ennesimo decreto attuativo, che novità vere e proprie. Di seguito si riporta un breve riepilogo delle disposizioni principali che interessano le imprese agricole.
Esonero contributivo per i giovani agricoltori
Il comma 33 della Legge di Bilancio prevede in favore dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli con età inferiore a quarant’anni l’esonero totale dal versamento dei contributi (con esclusione del contributo di maternità e del contributo INAIL) per un periodo di 24 mesi, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 01/01/2021 e il 31/12/2021.
La disposizione in oggetto proroga gli effetti dell’agevolazione disposta dall’art. 1, co. 503 della L. 160/2019, che si riferiva alle iscrizioni tra il 01/01/2020 e il 31/12/2020.
Esenzione IRPEF redditi dominicali e agrari
Il comma 38 della Legge di bilancio prevede per l’anno 2021 l’esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (come individuati dall’art. 1 del d.lgs. n. 99/2004) iscritti nella previdenza agricola.
Anche in questo caso la disposizione è una proroga degli effetti dell’art. 1 co. 44 della L. 232/2016 inizialmente riferiti alle annualità dal 2017 al 2020.
Attenzione che i terreni affittati per essere coltivati, continuano a generare reddito dominicale in capo al proprietario. L’esenzione dall’IRPEF, invece, si applica sul reddito agrario in capo al coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale.
Percentuali di compensazione per bovini e suini
Il comma 39 della Legge di Bilancio proroga al 2021 la possibilità di innalzare le percentuali di compensazione applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina rispettivamente in misura non superiore al 7,7% (attualmente al 7,65%) e all’8% (attualmente al 7,95%).
Tale misura ripropone quanto già previsto, per gli anni dal 2018 al 2020, dall’art. 1 co. 506 della L. 205/2017, e prevede la conferma delle nuove aliquote tramite apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da adottarsi entro il 31/01/2021.
Imposta di registro minima per i terreni agricoli
Il comma 41 prevede una nuova agevolazione per facilitare il processo di ricomposizione fondiaria e dispone che, per l’anno 2021, gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze di valore economico inferiore o uguale a Euro 5.000,00, siano esclusi dall’imposta di registro (pari a Euro 200,00), alla seguente duplice condizione:
- I terreni devono essere qualificati come agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti;
- Gli atti di cessione devono essere in favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale.
Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura
Al fine di garantire lo sviluppo e il sostegno del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, il comma 128 ha istituito il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con una dotazione di 150 milioni di euro per l’anno 2021.
Il comma 129 ha però demandato ad uno o più decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottarsi entro il 28/02/2021, la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzazione del Fondo stesso. Ad oggi, quindi, non è dato sapere effettivi beneficiari e importo dell’aiuto.
Ristori aziende agricole
Il comma 130 rifinanzia per l’anno 2021 il Fondo di solidarietà nazionale-interventi indennizzatori, per assicurare un adeguato ristoro alle aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche e fitosanitarie verificatesi a partire dal 1° gennaio 2019.
Inclusione del settore agricolo fra i beneficiari del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo
La lettera b) del comma 1064 modifica il co. 199 dell’art. 1 della L. 160/2019 ha ampliato i soggetti che possono richiedere il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Nella nuova formulazione è previsto che possano accedere a tale agevolazione tutte le imprese indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa.
A partire dall’anno 2021, non rilevando più la modalità di determinazione del reddito, il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo potrà essere richiesto da tutte le imprese agricole, anche in caso di opzione per la determinazione del reddito in base all’art. 32 del TUIR (reddito agrario).
Fondi settoriali
I commi 134 e 135 istituiscono un Fondo per lo stoccaggio privato dei vini DOC, DOCG e IGT certificati, o atti ad essere tali, e conservati in impianti situati nel territorio nazionale. La norma dovrebbe essere a sostegno della ripresa del settore vitivinicolo e anche per questa agevolazione è prevista l’emanazione di un apposito Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali da adottarsi entro il 28/02/2021.
I commi 136 e 137 rifinanziano il Fondo nazionale per la suinicoltura inizialmente istituito dal D.L. n. 24/2019 e ampliano le finalità del Fondo stesso prevedendo che possa essere utilizzato anche per contribuire a fondo perduto alla realizzazione di progetti o investimenti finalizzati a migliorare la misurabilità e l’incremento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione di carne e di trasformazione di carne.
Il comma 138 istituisce un Fondo per la tutela ed il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio. La definizione dei criteri e delle modalità di attuazione del suddetto Fondo è demandata ad apposito Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali da adottarsi entro il 28/02/2021.
Al di là delle modifiche normative già in vigore dal 01/01/2021, attendiamo quindi la pubblicazione dei vari decreti attuativi per capire l’effettiva portata dei benefici per le singole imprese agricole.
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